Sanctus es - arte sacra
Mostra di Opere Antiche dal 1400 al 1750 al XXI Secolo
organizzato da
Patrocinato da
Dal 12 Dicembre 2021 Al 9 Gennaio 2022
Museo Branda Castiglioni a Castiglione Olona - Varese - Italia
Inaugurazione
12 Dicembre Ore 15:30
Green Pass o Tampone Obbligatorio
Orari di apertura al pubblico:
www.comune.castiglione-olona.va.it
Maggiori informazioni:
www.comune.castiglione-olona.va.it
www.artemilo1941association.com
www.arsantiquasrl.com
www.swisslogcenter.ch
Spot mostra sui canali di SKY 861 – 937 e TV 126
di Ars Antiqua – Milano
il Mercoledì ore 21:00/24:00
Domenica ore 17:00/21:00
Le opere esposte
Autore: Erasmus Quellinus
Titolo: Madonna col Bambino
Anno: (ca.1635-40)
Tipologia e Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 105 x 85 cm
Autore: MILO
Titolo: La Vergine delle Rocce
Anno: 2016
Tipologia e Tecnica: Acrilico su tela
Dimensioni: 120 x 150 cm
Autore: Luca Cattapane
Titolo: Adorazione dei pastori
Anno: (1597-1620)
Tipologia e Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 110 x 90 cm
Autore: Scuola napoletana
Titolo: Adorazione dei pastori
Anno: (XVII secolo)
Tipologia e Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 43 x 32 cm
Autore: Girolamo Siciolante detto da Sermoneta
Titolo: Adorazione dei pastori
Anno: (1521 – 1575)
Tipologia e Tecnica: Olio su rame
Dimensioni: 39 x 29,5 cm
Autore: Scuola emiliana
Titolo: Adorazione dei Magi
Anno: (XVII secolo)
Tipologia e Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 34 x 45,5 cm
Titolo: Adorazione dei Magi
Anno: (XVII secolo)
Tipologia e Tecnica: Olio su tela
Dimensioni: 52 x 84 cm
Autore: Bonifacio de’ Pitati
Titolo: Adorazione dei pastori con i Santi Francesco e Caterina
Anno: (1487 ca. – 1553)
Tipologia e Tecnica: Olio su tela
Dimensioni:125 x 168 cm
Autore: Domenico Carnevale
Titolo: Adorazione dei pastori
Anno: (1524 – 1579)
Tipologia e Tecnica: Olio su rame
Dimensioni: 42 x 28 cm
Le borchie a cuore l’effigie frontale di lui e lei fan propendere per un baule nuziale, in omaggio ad un signore, forse un duca, in occasione del suo matrimonio.
Lo scudo in cui era inserita la toppa originale, è sormontato dall’aquila reale, fregio del quale solo le famiglie che fossero vicine o avessero reso favori all’imperatore potevano vantare.
Per cui ritengo i due in effigie dei nobili, di un qualche importante casato.
Probabilmente il baule è stato trafugato dal castello di Giaveno, residenza del Cardinal Maurizio di Savoia, reggente della sacra San Michele con i suoi poderi che si estendevano sino alla Spagna. La madre, va ricordato era la infanta di Spagna. Il baule è stato rinvenuto in una borgata di Giaveno, in una stalla, una borgata chiamata Mollar dei Franchi, e questo lo lega al trafugamento dal castello, distrutto dalle truppe francesi: la borgata si chiama così perché alcuni soldati là vi si erano insediati. Sono diretto testimone di un ritrovamento, sotterrata sotto un muro di una antica baita, di una scatoletta di monete d’argento della zecca di Lione, proprio in quella borgata, a suffragio dell’insediamento di parte della truppa.
Circa il collocamento nel tempo: le suppellettili e i decori degli abiti e dei capelli di lei sono quelli in vigore verso il 1470 come testimoniano i dipinti del pittore fiammingo. Le lastre di 5 lati sono ricavate da pezzi interi di noce, non da lastre giuntate, e questo è un altro indice di autenticità del collocamento temporale.